Una donna è stata arrestata nel carcere di Avellino per aver tentato di introdurre droga al figlio detenuto, nascondendola nelle parti intime. La madre del recluso è stata scoperta durante una perquisizione nella sala colloqui della casa circondariale del capoluogo irpino. Grazie ai controlli della Polizia Penitenziaria, è stato possibile bloccare il tentativo di contrabbando di hashish.

Secondo Tiziana Guacci, segretaria per la regione Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il problema dell’ingresso di droga in carcere è sempre più frequente a causa del numero crescente di tossicodipendenti ristretti nelle strutture italiane. I dati a disposizione indicano che quasi un terzo delle persone detenute in Italia, sia italiane che straniere, ha problemi legati alla droga.

Il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Donato Capece, sottolinea l’importanza di contrastare il traffico di sostanze stupefacenti all’interno delle carceri per garantire la sicurezza e il benessere dei detenuti e del personale penitenziario. L’arresto della donna nel carcere di Avellino è un esempio di come le autorità stiano lavorando per contrastare questo fenomeno e proteggere l’integrità delle strutture carcerarie.

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