Un detenuto al carcere di Santa Maria Capua Vetere si è fatto accompagnare in ospedale e ha tentato la fuga una volta giunto in pronto soccorso.

Secondo quanto si è appreso, il recluso è stato portato sabato pomeriggio dalla Polizia Penitenziaria presso l’ospedale cittadino per dei controlli, ma una volta arrivato al pronto soccorso ha chiesto di non essere né ammanettato né preso sotto braccio dalla scorta, e ha cercato di scappare. È stata necessaria l’intervento di una pattuglia dei carabinieri per aiutare i colleghi della Penitenziaria a riportare il detenuto nel furgone che lo ha riportato in carcere senza la visita medica.

Fortunatamente non ci sono stati feriti durante l’incidente. Orlando Scocca della Fp Cgil Campania per la Polizia Penitenziaria ha dichiarato: “Gli accompagnamenti presso le strutture sanitarie esterne mettono sempre in crisi la gestione ordinaria di un penitenziario. È impossibile garantire questi tipi di servizi di accompagnamenti in ospedale e al contempo gestire un carcere come quello di Santa Maria Capua Vetere con quasi mille detenuti presenti e un rapporto poliziotti presenti su detenuti ristretti tra i più bassi della Campania”.

Mirko Manna, della Nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria, ha aggiunto: “L’attenzione della Fp Cgil per le carceri campane è massima e le recenti visite sui luoghi di lavoro hanno confermato le denunce fatte ai vertici dell’amministrazione regionale e nazionale”.

Sembra quindi che ci siano delle criticità nella gestione degli accompagnamenti dei detenuti in ospedale, che mettono in difficoltà il personale penitenziario e mettono a rischio la sicurezza sia dei detenuti che del personale stesso. Sono necessarie quindi delle soluzioni immediate per risolvere questo problema e garantire la sicurezza e la corretta gestione delle carceri in Campania.

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