La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato due persone, di 66 e 68 anni, ricercati per una condanna per incendio boschivo. La Squadra Mobile ha rintracciato i due presso i luoghi di origine, a Caserta e San Felice a Cancello. Nel 2012, avevano causato, in concorso, un grave incendio boschivo, su una amplissima area di oltre 300mila metri quadrati del versante collinare del “Monte Montone”, classificata di rilevante importanza paesaggistica, ed a forte vocazione turistica, in quanto nei pressi del borgo medioevale di Casertavecchia.

Gli arrestati, all’epoca dei fatti allevatori ovini, avevano appiccato il fuoco per rinnovare la fertilità dei terreni con le ceneri prodotte dalla combustione e per ampliare le zone di pascolo, anche nelle aree coperte da boschi. Sono stati condannati a circa 5 anni di carcere poiché riconosciuti, all’esito del processo, responsabili di incendio doloso. I due sono stati associati alla Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

La notizia dell’arresto di queste persone deve far riflettere sull’importanza di rispettare l’ambiente e le leggi che lo proteggono. Gli incendi boschivi sono un grave problema che mette a rischio la biodiversità e la salute del nostro pianeta. È fondamentale sensibilizzare la popolazione sull’importanza di preservare le foreste e di adottare comportamenti responsabili nei confronti dell’ambiente.

L’arresto di queste due persone è un segnale forte che dimostra come le autorità stiano prendendo sul serio la tutela dell’ambiente e la lotta contro i reati ambientali. Speriamo che questa vicenda serva da monito per chiunque pensi di mettere a repentaglio la natura per fini personali. È necessario agire con responsabilità e rispetto verso il nostro pianeta, per garantire un futuro sostenibile alle generazioni future.

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