La denervazione renale, un trattamento innovativo per l’ipertensione

La denervazione renale è una procedura che consiste nel trattamento termico delle terminazioni nervose “simpatiche” che causano ipertensione. Questo trattamento avviene tramite l’utilizzo di una sonda che raggiunge le arterie renali e emette ultrasuoni o radiofrequenze, simile a una termoablazione.

Recentemente, questa procedura è stata eseguita con successo presso l’Unità Complessa di Cardiologia dell’ospedale di Eboli. Il dottor Angelo Catalano insieme ai cardiologi interventisti Emanuele De Vita e Giuseppe Bottiglieri hanno portato a termine l’intervento con grande cautela, considerando le condizioni del paziente.

Il paziente, un giovane di 35 anni di origine nigeriana affetto da LES, ha ora valori pressori sotto controllo grazie a questa procedura. Continua a ricevere dialisi per la sua patologia primaria presso l’Unità di Nefrologia dell’ospedale di Eboli.

Questa procedura, ancora poco diffusa nella letteratura scientifica internazionale, rappresenta un importante precedente per futuri casi che potrebbero richiedere l’attenzione degli specialisti dell’ospedale. Considerando la diversità etnica della popolazione nella zona, è fondamentale garantire cure di alto livello a tutti, indipendentemente dall’origine.

Studi sul metabolismo del sale e sull’ipertensione in soggetti di origine africana sono in corso in vari centri di ricerca internazionali. È importante considerare le diversità genetiche e metaboliche nelle varie popolazioni per garantire un trattamento efficace e personalizzato per ogni paziente.

La denervazione renale rappresenta un passo avanti nella cura dell’ipertensione, offrendo nuove possibilità di trattamento per pazienti con patologie complesse. La competenza clinica transnazionale dell’ospedale di Eboli si conferma sempre più essenziale per garantire cure di qualità a una popolazione variegata e multietnica.

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