Il Municipio di Cercola si è trovato al centro di un’indagine che ha svelato un oscuro intreccio tra politica e mafia durante le elezioni amministrative del 2023. Grazie all’operazione congiunta dei Carabinieri e della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, è emerso che alcuni candidati avrebbero comprato voti in cambio di denaro.

La figlia di un boss ergastolano, la candidata legata al clan De Micco, suo fratello e il padre di entrambi sono stati arrestati per aver orchestrato un sistema di voto di scambio. Il costo per ogni voto era di 50 euro, con la promessa di un compenso totale per coloro che avessero votato per i candidati “indicati” dal clan.

Le indagini hanno documentato numerosi incontri tra i membri del clan e gli elettori, durante i quali veniva concordato il pagamento in cambio del voto. Le elezioni coinvolte sono state quelle del 14 e 15 maggio 2023, seguite dal ballottaggio del 25 e 26 maggio dello stesso anno.

Questa vicenda ha messo in luce un grave problema di infiltrazione della criminalità organizzata nella politica locale, mettendo in discussione la correttezza e la trasparenza del processo elettorale. È importante che le istituzioni continuino a vigilare e ad agire contro ogni forma di illegalità, per garantire la democrazia e la legalità nel nostro Paese.

Articolo precedenteFurto a Marigliano: la caccia ai malviventi
Articolo successivoFurti e criminalità: la sfida dei commercianti sul Corso Durante di Frattamaggiore

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui