Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha deciso di concedere gli arresti domiciliari per motivi di salute a Michele Zito, membro della ‘ndrangheta condannato a 20 anni di carcere per traffico di droga. La richiesta è stata presentata dal suo avvocato, Angelo Librace, che ha sottolineato le condizioni di salute precarie del suo assistito come motivo principale per la decisione. Zito, detenuto a Santa Maria Capua Vetere, soffre di varie patologie che rendono impossibile la sua permanenza in cella.

Il legale ha chiesto che Zito venga trasferito in un luogo idoneo per ricevere le cure necessarie, sottolineando la violazione dei suoi diritti costituzionali legati alla salute e alla dignità umana. Così, Zito è stato mandato ai domiciliari in una comunità terapeutica in Calabria. Questo esponente della ‘ndrangheta era stato arrestato nel 2016 nell’ambito dell’operazione Vulcano, che ha smantellato un’organizzazione internazionale di traffico di droga gestita da Zito e altri complici.

La droga arrivava in Italia grazie alla complicità di un comandante di una nave porta-container proveniente dal Sud America, che consentiva il trasbordo della sostanza stupefacente su piccole imbarcazioni al fine di eludere i controlli doganali. La decisione di concedere gli arresti domiciliari a Zito ha suscitato polemiche, ma resta un fatto che la sua salute è al primo posto in questa situazione.

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