Negli ultimi tempi, il lungomare di Napoli è stato teatro di un preoccupante fenomeno: giovani motociclisti che, a bordo dei loro scooter, si esibiscono in pericolose acrobazie impennando e alzandosi in piedi sulla sella, mentre i loro amici filmano le imprese per poi postarle sui social media. Questa moda, che sta prendendo piede tra i giovanissimi, è denunciata dal deputato dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che ha sottolineato la necessità di un intervento urgente per fermare questa pratica prima che si verifichino tragedie.
In un comunicato, Borrelli ha espresso tutta la sua preoccupazione, descrivendo nei dettagli i comportamenti spericolati dei giovani centauri. Nei video giunti al deputato, si vedono i ragazzi lanciarsi a tutta velocità, eseguendo impennate e acrobazie pericolose, mentre altri li riprendono con i cellulari, alimentando un circolo vizioso di esibizionismo e incoscienza. Secondo Borrelli, è fondamentale che la Polizia postale monitori attentamente le challenge sui social media e riesca a identificare non solo chi compie queste acrobazie, ma anche chi le riprende e le incoraggia. “Queste persone devono essere identificate e sanzionate duramente”, ha affermato il deputato, proponendo misure severe come il sequestro dei mezzi e sanzioni pecuniarie proporzionate alla gravità dei gesti.
Un episodio particolarmente scioccante, riportato da Borrelli, riguarda un video in cui uno scooter impenna a pochi metri dal luogo in cui Elvira Zibra fu travolta e uccisa. Questo tragico ricordo rende ancora più urgente l’intervento delle autorità per prevenire ulteriori tragedie.
Borrelli ha concluso il suo appello sottolineando l’importanza di un intervento esemplare da parte dello Stato. Dove mancano il buon senso, l’intelligenza e il senso di responsabilità, deve intervenire la legge. È necessaria una presenza costante sul territorio, un attento web patrolling delle challenge pericolose e sanzioni severe per coloro che mettono a rischio la propria vita e quella degli altri.