La scorsa settimana, un incendio ha colpito il territorio di Caivano, sollevando preoccupazioni riguardo alla presenza di diossina nell’area. L’Arpa Campania ha avviato indagini per valutare gli effetti ambientali dell’evento. Durante il sopralluogo effettuato dai tecnici del dipartimento Arpac di Napoli, è emerso che il materiale coinvolto nell’incendio era principalmente costituito da suppellettili d’ufficio, carta, oggetti in plastica e scarti di lavorazione di metalli. Le fiamme si sono originate negli uffici di un’azienda di lavorazione di profilati metallici, coinvolgendo anche un’officina adiacente.

Grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, le fiamme sono state rapidamente domate. La stazione di monitoraggio della qualità dell’aria nel Stir di Caivano non ha rilevato aumenti significativi delle concentrazioni inquinanti dovute all’incendio, rimanendo al di sotto dei limiti di legge. Tuttavia, è in corso un monitoraggio specifico delle diossine e dei furani dispersi in atmosfera tramite un campionatore ad alto volume posizionato vicino al luogo dell’incendio. I risultati degli accertamenti verranno resi noti non appena disponibili.

Nonostante l’incendio, le stazioni di monitoraggio dell’aria nella zona est di Caivano non hanno registrato concentrazioni inquinanti superiori ai limiti di legge, ad eccezione del PM10, influenzato da un’alta presenza di polveri provenienti dal Sahara.

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