Un giovane di soli 23 anni è stato condannato a soli 4 anni di reclusione per aver investito e ucciso Giuseppe Capone, un medico di Aversa. La madre della vittima, la professoressa Sandra Motti, ha espresso la sua delusione per il verdetto, sottolineando che la velocità e l’omissione di soccorso non sono state considerate.

L’incidente mortale è avvenuto il 7 gennaio 2019, quando il giovane investitore, all’epoca 18enne, viaggiava a bordo di una Mini Cooper. La vittima stava tornando a casa dalla palestra quando è stata colpita vicino alle strisce pedonali. Nonostante i soccorsi, non c’è stato nulla da fare per salvare la vita di Capone.

La famiglia della vittima è profondamente delusa dal verdetto e la madre ha chiesto giustizia al deputato Francesco Emilio Borrelli. La condanna di soli 4 anni, più la sospensione della patente, è stata considerata irrisoria di fronte alla gravità dell’accaduto.

Borrelli ha espresso la sua indignazione per la leggerezza delle pene inflitte ai responsabili di incidenti stradali mortali, sottolineando la mancanza di giustizia per le famiglie delle vittime e la scarsa deterrenza per coloro che mettono a repentaglio la vita degli altri con il loro comportamento irresponsabile al volante.

La sentenza ha lasciato un’amara sensazione di ingiustizia e impunità, mandando un messaggio sbagliato a chiunque pensi di poter mettere in pericolo la vita degli altri senza conseguenze adeguate. La lotta per una maggiore sicurezza stradale e per una giustizia più severa continua, nella speranza che tragedie come quella di Giuseppe Capone possano essere evitate in futuro.

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