Avellino – La denuncia di un agente della Polizia Penitenziaria del penitenziario “Antimo Graziano” di Avellino ha scosso l’opinione pubblica. Attraverso una lettera anonima, l’agente ha deciso di rompere il silenzio e denunciare la situazione insostenibile in cui si trovano gli agenti, costantemente esposti ad aggressioni, pestaggi, traffico di droga e possesso di cellulari da parte dei detenuti.

La lettera riporta alcuni episodi avvenuti all’interno del penitenziario di Contrada Sant’Oronzo, tra cui un pestaggio avvenuto il 30 marzo scorso e un’aggressione avvenuta il 29 aprile all’interno dell’infermeria. Questi fatti denunciati, seppur in forma anonima, offrono una certa credibilità alla denuncia, poiché non si tratta di situazioni isolate ma di problemi che coinvolgono non solo Avellino, ma l’intero sistema carcerario italiano.

La possibilità di spostamento dei detenuti all’interno dello stesso penitenziario, compresi quelli ad alta sicurezza, è un ulteriore elemento di preoccupazione evidenziato nella lettera. La presenza di telefoni cellulari, droga e episodi di violenza sono fenomeni purtroppo diffusi in molte carceri italiane, e la denuncia di questo agente è un grido di aiuto per cercare di porre fine a questa emergenza.

Il SOS lanciato attraverso questa lettera anonima mette in luce la necessità di intervenire per garantire la sicurezza degli agenti penitenziari e dei detenuti stessi, che devono essere tutelati anche dietro le sbarre. È importante che le istituzioni prendano seriamente in considerazione queste denunce e agiscano per risolvere i problemi evidenziati, per garantire un ambiente più sicuro e dignitoso all’interno dei penitenziari italiani.

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