Il procuratore della Procura dei minori non ha avuto dubbi: quella notte si è verificato un tentato omicidio doppio ai danni di due ragazzi, un episodio sufficiente per tenere l’aggressore in custodia. Durante il party dei licei, si è consumata una scena di violenza giovanile che purtroppo ricorda situazioni già viste in passato e che deve essere fermata con tutti i mezzi disponibili. La Procura dei minori di Napoli ha fornito una dettagliata ricostruzione di quanto accaduto il 30 aprile all’Arenile di Bagnoli: due ragazzi di 15 anni feriti da coltellate in punti vitali del corpo, colpiti da un 17enne armato di un’arma da taglio.

Il procuratore ha affermato che non ci sono altre interpretazioni possibili: quella notte è stato un tentato omicidio doppio. Il Tribunale del Riesame di Napoli è sotto pressione per chiarire le motivazioni e le responsabilità di questa doppia aggressione che miracolosamente non ha avuto conseguenze irreparabili. Vi ricordate la storia? Gli agenti del commissariato di Bagnoli sono intervenuti alla discoteca Arenile poco dopo le 21. Un gruppo di agenti era all’esterno della struttura, pronti per l’arrivo della folla giovanile napoletana. Il party dei licei, un momento di festa collettiva a poche settimane dalla fine dell’anno scolastico, è stato interrotto da quest’episodio tragico. Gli agenti, guidati dal dirigente Vincenzo Coletta, hanno individuato facilmente il presunto aggressore che portava ancora le mani sporche di sangue e un coltello, dopo aver ferito due ragazzi di 15 anni. L’aggressore è di Secondigliano, le vittime sono di Bagnoli.

Il procuratore ha esaminato la dinamica degli eventi. Tutto è iniziato da un banale litigio, scatenato da un paio di scarpe sporche durante la serata. Un bicchiere rovesciato, un calcio. Lo stesso motivo che ha portato all’omicidio di Francesco Pio Maimone il 20 marzo 2023 a Mergellina; la stessa situazione che ha caratterizzato la vita dei due criminali che un anno fa hanno ferito una bambina di 10 anni a Santa Anastasia, a giudicare dalle scarpe di marca che indossavano. Ma tornando all’udienza di ieri, il procuratore ha respinto la richiesta di scarcerazione del 17enne. Al contrario, ha deciso di tenerlo in custodia minorile, dove potrà continuare a studiare ma non potrà tornare in ambienti a rischio. La gravità del fatto è evidente, ha sottolineato il magistrato: le coltellate inflitte ai due ragazzi di 15 anni erano potenzialmente letali, essendo state inferte in zone vitali come le spalle, i fianchi e l’addome.

Difeso dagli avvocati penalisti Antonella Senatore e Salvatore D’Antonio, il 17enne ha chiesto perdono e ha espresso il suo rammarico per quanto accaduto, auspicando che i due ragazzi possano dimenticare presto il dolore causato quella notte. Studente del quarto anno di un istituto superiore di Secondigliano, il 17enne ha promesso di non impugnare mai più un’arma. Una vicenda che ora è nelle mani dei giudici del Riesame, che dovranno valutare le richieste della Procura insieme alla difesa. Una storia comune quando si parla di movida e violenza giovanile. I due ragazzi feriti sono stati dimessi dall’ospedale e cercano di andare avanti. Nel frattempo, la polizia di Bagnoli continua le indagini per identificare gli altri responsabili dell’aggressione. Le immagini delle telecamere di sorveglianza sono al vaglio e si stanno raccogliendo testimonianze dirette, mentre la Procura dei minori di Napoli si prepara a concludere un’altra inchiesta su violenza giovanile. Il capo della Questura di Napoli ha deciso di chiudere temporaneamente la discoteca Arenile, i cui gestori hanno collaborato fin dall’inizio con le indagini.

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