Un vecchio rudere in fase di ristrutturazione sulla collina San Marco di Agropoli è stato oggetto di sigilli ieri per presunta violazione edilizia su una struttura già esistente. L’accusa è stata mossa dalla procura di Vallo della Lucania e l’operazione è stata eseguita dai carabinieri della locale compagnia. Tra gli indagati figurano il direttore dei lavori, un funzionario del Comune di Agropoli e Lucio Alfieri, fratello del sindaco di Capaccio Paestum Franco.
La struttura in questione, di proprietà della A&M Immobiliare, società controllata dalla Alfieri Magna Immobiliare, doveva essere trasformata in una struttura ricettiva di lusso. Tuttavia, le autorizzazioni e gli interventi intrapresi sono stati ritenuti non conformi alle norme edilizie. L’operazione di sigillo, già autorizzata lo scorso maggio, è stata eseguita solo ieri, dopo le elezioni.
Le indagini sono in corso per verificare la regolarità delle autorizzazioni concesse e dell’asset societario della società. In particolare, si sta indagando sul coinvolgimento del funzionario comunale e sulla conformità delle autorizzazioni rilasciate. Lucio Alfieri, presidente della Bcc Magna Grecia e membro del direttivo della capogruppo Iccrea, è coinvolto in questa vicenda. La procura sta cercando di fare chiarezza su questi fatti e sul coinvolgimento degli indagati.
Al momento, i lavori di ristrutturazione sono fermi e la proprietà sta valutando di presentare una richiesta di dissequestro. Sarà fondamentale dimostrare la regolarità delle autorizzazioni e degli interventi per poter procedere con i lavori. Resta da vedere quale sarà l’esito delle indagini e la posizione degli indagati, soprattutto del funzionario comunale coinvolto. Lucio Alfieri, con interessi anche nel settore immobiliare, è al centro di questa vicenda che coinvolge una delle banche locali più importanti della zona.