La stagione influenzale sembra non voler finire mai quest’anno, ma in realtà il nemico non è la vera influenza. Sono i virus “cugini” a minacciare la salute in questi ultimi giorni di primavera, colpendo circa 3mila salernitani con sintomi respiratori. Tra i “soliti sospetti” ci sono rhinovirus, virus parainfluenzale, enterovirus, adenovirus, metapenumovirus e sars-cov-2, tipici dei periodi di cambio di stagione. Sono estremamente contagiosi e favoriti dagli sbalzi termici, costringendo molte persone a letto per qualche giorno.

L’igiene delle mani è fondamentale per prevenire il contagio. I sintomi principali sono raffreddore, mal di gola, naso che cola, tosse e talvolta disturbi gastroenterici. Fortunatamente, i disturbi di solito si superano in pochi giorni, ma possono causare complicanze batteriche nelle persone fragili o anziane. Le prescrizioni di antibiotici aumentano in questo periodo.

Mentre l’estate si avvicina, bisognerà ancora aspettare due settimane prima di vedere la fine di questa lunga coda di malanni. La chiusura delle scuole contribuirà a ridurre la circolazione dei patogeni. Un’altra preoccupazione riguarda il boom di bimbi con “l’aspetto a guance schiaffeggiate”, tipico della quinta malattia, un’infezione benigna che colpisce soprattutto i bambini delle comunità come le scuole dell’infanzia.

Più preoccupante è la pertosse, con una recrudescenza dei casi causati dal batterio bordetella pertussis, soprattutto nei bambini molto piccoli. Si raccomanda la vaccinazione, soprattutto nelle dosi di richiamo a 16 anni, 26 anni e ogni 10 anni, per evitare che il batterio colpisca i lattanti. È importante mantenere alta l’attenzione, nonostante sembri che la situazione stia migliorando.

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