NAPOLI. Operazione contro la camorra: 19 arresti e sequestro di beni per 8 milioni di euro
NAPOLI. Un’importante operazione contro la camorra ha portato all’arresto di 19 persone e al sequestro di beni per un valore di 8 milioni di euro appartenenti a un capoclan dei Lo Russo di Miano. L’operazione, condotta all’alba da polizia, carabinieri e guardia di finanza, è stata coordinata dalla procura antimafia. Gli arrestati sono accusati di associazione di tipo mafioso, omicidi, lesioni, esplosioni di colpi d’arma da fuoco in luogo pubblico, detenzione di armi e droga, estorsioni e altre attività illecite a favore del clan Lo Russo.
Le indagini, condotte tra febbraio 2021 e 2022 dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli e dal Commissariato P.S. di Scampia, hanno permesso di raccogliere prove sulle attività criminali dei gruppi Scognamiglio e Pecorelli, affiliati al clan Lo Russo, attivi nei quartieri di Miano, Chiaiano, Piscinola e Marianella. I conflitti tra queste fazioni hanno causato numerosi omicidi e violenze, creando allarme sociale nella zona.
In particolare, sono stati registrati omicidi, ferimenti, estorsioni e altri reati legati alla lotta per il controllo del territorio, tra cui l’omicidio di Milano Salvatore e l’aggressione a dipendenti dell’Ospedale Monaldi. Le investigazioni hanno portato anche al sequestro di un arsenale di armi e alla conferma, tramite analisi balistiche, della corrispondenza tra le armi sequestrate e i bossoli rinvenuti sul luogo di alcuni delitti.
Parallelamente, i carabinieri hanno eseguito provvedimenti cautelari contro 3 persone legate al clan Cifrone, coinvolte in attività criminali e omicidi. Le indagini hanno evidenziato legami tra il vecchio gruppo Cifrone e i nuovi gruppi emergenti, come Scognamiglio e Catone-Pecorelli, eredi diretti dei Cifrone.
Inoltre, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza nei confronti di 20 soggetti indagati per estorsione, usura, riciclaggio e altri reati, legati al clan Lo Russo. Le investigazioni hanno rivelato come un membro del clan, anche recluso per omicidio, continuasse a dirigere le attività estorsive dall’interno del carcere, gestendo società e beni illeciti.
In totale sono stati sequestrati 8 immobili, 12 lotti di terreno, 5 aziende, 2 auto, 1 ciclomotore e 90 rapporti finanziari, per un valore stimato di 8 milioni di euro. Il provvedimento è una misura cautelare, soggetta a ricorsi, poiché i destinatari sono ancora sotto indagine e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.