Presunte truffe ai danni dei correntisti postali hanno coinvolto il direttore e un’operatrice dell’ufficio delle Poste Italiane a Capaccio Capoluogo. I due dipendenti sono stati indagati nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla polizia postale di Salerno, su delega del pm Gianpaolo Nuzzo della Procura della Repubblica locale, che coinvolge quattro persone in totale. I dipendenti postali, residenti a Capaccio Paestum ed Agropoli, sono stati sottoposti a perquisizioni domiciliari giovedì mattina, ma non sono stati soggetti a misure cautelari. I reati contestati riguardano solo l’accesso abusivo a un sistema informatico. Gli altri due indagati, giovani residenti a Giugliano e Villaricca, nel napoletano, sono accusati di ricettazione, utilizzo indebito e falsificazione di strumenti di pagamento non in contanti. L’indagine riguarda un presunto raggiro avviato nel luglio del 2023, che ha coinvolto clienti ignari dell’ufficio postale. I dati sensibili dei correntisti, ottenuti illegalmente tramite phishing con una mail ingannevole inviata da un presunto maresciallo dei carabinieri, sarebbero stati utilizzati per ottenere credenziali di accesso a conti correnti, libretti, BancoPosta e Postepay, permettendo così il prelievo fraudolento di denaro o pagamenti illeciti.

Mentre l’ufficio postale è stato regolarmente riaperto, il legale difensore del direttore delle Poste di Capaccio, l’avvocato Giuseppe Caceci, ha dichiarato: “Questa vicenda ci ha colto di sorpresa, poiché nessuno era a conoscenza di situazioni irregolari all’interno dell’ufficio postale del Capoluogo. Il mio assistito è completamente estraneo ai fatti contestati e lo dimostreremo nel corso delle indagini e, se necessario, durante il processo”. I provvedimenti adottati si basano sugli elementi raccolti durante le indagini preliminari e saranno soggetti a ulteriori verifiche nel corso del procedimento penale. Per tutti gli indagati rimane ferma la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva.

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