Un’organizzazione criminale che nascondeva droga nelle cuciture dei vestiti per farla entrare in un carcere. Questo è quanto emerso dall’inchiesta della procura di Salerno, che ha portato all’esecuzione di otto misure cautelari per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Secondo gli inquirenti, l’organizzazione avrebbe sfruttato un loro associato all’interno del carcere di Fuorni per introdurre la droga all’interno della struttura. I carichi di droga sono aumentati a partire dal febbraio del 2023, quando il genero di uno degli indagati è finito in carcere. Le modalità di introduzione della droga erano varie, come dimostrato dalle intercettazioni e dai video delle telecamere di sorveglianza.
Durante una consegna ad un familiare, è stato scoperto un pacco contenente droga nascosta nella cucitura di un pantalone. In un’altra occasione, la droga è stata trovata nelle maniche di una maglia. Gli interrogatori davanti al Gip inizieranno domani. Le sostanze stupefacenti in circolazione erano crack, cocaina ed eroina, pagate attraverso ricariche effettuate dai parenti dei detenuti su due carte prepagate riconducibili al gruppo.
Questa non è la prima volta che emergono casi del genere nel carcere di Fuorni, come già accaduto in precedenti indagini della procura Dda di Salerno.