Il crollo della palazzina di Corso Umberto I a Torre del Greco, avvenuto esattamente un anno fa, ha segnato profondamente la vita della città e delle famiglie coinvolte. La tragedia ha avuto luogo durante una caldissima domenica di luglio, il giorno della Madonna del Carmine, quando un boato ha terrorizzato il rione San Gaetano. Le prime ore successive al crollo sono state drammatiche, con persone che si sono precipitate sul luogo per cercare di aiutare chi era rimasto intrappolato sotto le macerie.

Le operazioni di soccorso sono state complicate a causa della strada stretta e del traffico interrotto, ma alla fine non ci sono state vittime, un vero “miracolo” considerando l’entità del crollo. Le settimane successive hanno visto un clima di psicosi collettiva, con molti edifici evacuati per controlli di sicurezza. La zona storica di Torre del Greco è stata particolarmente colpita, con molte case costruite su terreni instabili.

Un anno dopo, la zona del crollo è ancora chiusa al traffico e il lavoro degli inquirenti per stabilire le cause del crollo è in corso. La comunità torrese ha affrontato la tragedia con coraggio e solidarietà, cercando di ricostruire e andare avanti. Forse non è stato un miracolo nel senso tradizionale del termine, ma per molti è stato comunque un “mezzo miracolo” che ha unito la comunità in un momento di grande difficoltà.

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