Caronte infuoca le giornate di mezza estate e fa calare il buio su molte città del Casertano. Sì, la causa del blackout che ha paralizzato una parte della provincia di Caserta, ma anche alcuni territori del Napoletano, è stata la forte ondata di caldo che ha causato danni alla rete elettrica. I tubi interrati che assorbono il calore di terra e asfalto si sono sciolti, causando interruzioni di corrente in diverse città.
A catena, l’alto consumo energetico e la vetustà della rete elettrica hanno contribuito alla situazione di emergenza. I comuni interessati da interruzioni di corrente continue sono numerosi, con disagi particolarmente gravi per le fasce deboli della popolazione. Attività commerciali sono state costrette a chiudere e anziani e malati hanno avuto problemi a causa della mancanza di energia elettrica.
La società E-Distribuzione ha messo in campo una task force per risolvere i disagi, con l’obiettivo di arrivare a zero disservizi nei prossimi giorni. Tuttavia, è necessario organizzare un piano di lavoro per evitare che simili situazioni si ripetano in futuro. Il sindaco di Capua ha sottolineato la necessità di investimenti nella rete elettrica per far fronte ai nuovi livelli di consumo.
Le istituzioni locali, le Prefetture e la Protezione Civile regionale sono state coinvolte per prestare soccorso alla popolazione colpita dal blackout. In alcuni comuni sono state adottate misure di emergenza per garantire il funzionamento di dispositivi vitali come respiratori e salva-vita. La mancanza di energia elettrica ha bloccato anche eventi e attività culturali, evidenziando l’importanza di un sistema elettrico efficiente e affidabile.