Un detenuto magrebino armato di una lametta ha commesso un omicidio nel carcere di Salerno, uccidendo un connazionale. Fortunatamente, gli agenti della polizia penitenziaria sono riusciti a bloccare l’aggressore prima che potesse fare altri danni. Questo tragico evento ha portato alla luce le gravi condizioni in cui operano i poliziotti penitenziari, lasciati soli e senza strumenti adeguati.

Il sindacato di polizia penitenziaria Uspp Auricchio e Del Sorbo ha denunciato più volte il sovraffollamento e la mancanza di personale nel carcere di Salerno. Nonostante le enormi difficoltà, il personale fa del suo meglio per garantire l’ordine e la sicurezza interna. Tuttavia, in condizioni così precarie, non è sorprendente che si verifichino tragedie come questa.

È necessario agire immediatamente per migliorare le condizioni dei detenuti e del personale penitenziario. Il sovraffollamento, il degrado e la complessità dell’utenza devono essere affrontati con urgenza per evitare che eventi tragici come questo si ripetano in futuro. È importante che le istituzioni competenti prendano seriamente in considerazione queste criticità e agiscano di conseguenza per garantire la sicurezza e il benessere di tutti coloro che vivono e lavorano all’interno del carcere di Salerno.

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