Un uomo di 40 anni è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino per aver continuato a perseguitare la sua ex moglie nonostante il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico che gli erano stati imposti. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale ha deciso di aggravare la misura del divieto di avvicinamento applicata meno di un mese fa, sostituendola con gli arresti domiciliari.

Le indagini sono scattate dopo la denuncia presentata da una donna di 36 anni di Avellino lo scorso maggio. I carabinieri hanno scoperto gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo per ripetuti episodi di maltrattamenti in famiglia, compiuti anche in presenza dei figli minori della coppia. Questo ha portato all’applicazione del divieto di avvicinamento lo scorso mese di giugno.

Nonostante l’imposizione delle misure cautelari e l’utilizzo del braccialetto elettronico, ulteriori indagini hanno rivelato che l’uomo aveva violato più volte le prescrizioni imposte, avvicinandosi alla sua ex moglie. Grazie all’analisi dei dati del braccialetto elettronico e ad ulteriori accertamenti, è stato possibile confermare questi avvicinamenti non autorizzati. Le testimonianze raccolte durante le indagini hanno confermato quanto emerso dai dati del dispositivo elettronico.

L’uomo è stato quindi arrestato e posto agli arresti domiciliari in attesa del processo. La legge è chiara nel punire chiunque violi le misure di protezione imposte dalla magistratura, soprattutto quando si tratta di episodi di violenza domestica. Speriamo che questo caso possa sensibilizzare ancora di più sull’importanza di proteggere le vittime di violenza e garantire loro la giustizia che meritano.

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