Il caso dell’omicidio di Roberto Bembo, il giovane di 21 anni di Mercogliano ucciso con tre coltellate il primo gennaio del 2023 a Torrette di Mercogliano, continua a suscitare polemiche. Dopo essere stati rimessi ai domiciliari con braccialetto elettronico, i presunti autori del delitto, Nico Iannuzzi e Luca Sciarrillo, si trovano ora al centro di un ricorso presentato dal pubblico ministero Vincenzo Toscano.

La prossima udienza per discutere il ricorso è fissata per il 7 ottobre davanti ai giudici della X sezione del tribunale del Riesame. I due giovani erano stati precedentemente sottoposti agli arresti domiciliari per un periodo di cinque mesi, ma erano stati rilasciati a luglio su richiesta dei loro difensori, gli avvocati Gaetano Aufiero e Stefano Vozella.

Nonostante il parere negativo del pubblico ministero e dell’avvocato di parte civile, i giudici della Corte di Assise hanno deciso di concedere la misura meno afflittiva, sostenendo che il tempo trascorso in carcere e le circostanze dell’omicidio potevano giustificarla. Questa non è la prima volta che Iannuzzi e Sciarrillo vengono concessi agli arresti domiciliari, avendo già trascorso un periodo simile senza violare le prescrizioni.

La decisione di ridurre la misura cautelare per i due imputati aveva già scatenato polemiche l’anno scorso, causando persino un corteo silenzioso di protesta davanti al palazzo di giustizia di Avellino. Ora, il caso tornerà nuovamente all’attenzione dei giudici, che dovranno valutare se confermare o revocare la decisione presa in precedenza.

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