Il pentito Antonio Iovine ha rilasciato delle dichiarazioni interessanti nel processo sulle infiltrazioni nell’area Pip di Lusciano, rivelando che la gestione dell’azienda era di Carmine Zagaria. Il capo di imputazione riguarda l’interposizione fittizia di un’azienda bufalina intestata alla madre del boss Michele Zagaria. Iovine ha testimoniato riguardo a un sistema di connivenza con vari amministratori giudiziari, che falsamente denunciavano il furto di bestiame per riciclare i proventi del clan. L’amministratore giudiziario ha evidenziato una situazione di illegalità e promiscuità tra le aziende di Raffaella Fontana e Fernando Zagaria. Il processo riprenderà a novembre con l’audizione dei testimoni della difesa, che vedrà sotto accusa i fratelli Zagaria e altri complici.

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