La battaglia legale sulle intercettazioni in Cassazione ha portato alla scarcerazione dell’ex sindaco Festa. I suoi avvocati hanno presentato sei motivi di inammissibilità delle intercettazioni a carico dell’ex amministratore, cercando di dimostrare che le registrazioni ambientali, telefoniche e veicolari non erano valide. Inoltre, hanno sollevato dubbi sulla motivazione dell’ordinanza che confermava gli arresti domiciliari. Il procuratore generale ha chiesto l’annullamento solo per alcune accuse, ma la Cassazione ha respinto la maggior parte delle richieste della difesa. Le indagini hanno rivelato un presunto sistema corruttivo in cui l’ex sindaco avrebbe ricevuto tangenti dagli imprenditori che lavoravano per il comune. Alcuni testimoni hanno scelto di non rilasciare dichiarazioni, mentre altri saranno interrogati oggi.

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