La scoperta di una maxi discarica abusiva di 200.000 metri cubi di rifiuti tossici a Villa Literno, vicino all’Oasi naturale delle Soglitelle, ha scosso l’opinione pubblica e ha evidenziato una volta di più la grave situazione ambientale nella Terra dei Fuochi. I Carabinieri del NIPAAF di Caserta hanno sequestrato la discarica, composta da materiali pericolosi come amianto, guaine bituminose, batterie al piombo, plastica e ferro, che rappresentano una vera bomba ecologica.

Il sequestro è avvenuto durante i lavori per la costruzione di un impianto fotovoltaico, quando è emerso l’utilizzo illecito di materiali di scarto per riempire e livellare il terreno. Le ditte coinvolte nella costruzione non possedevano documentazione relativa alla provenienza dei rifiuti o autorizzazioni per il riempimento del terreno, contribuendo così a peggiorare una situazione già critica.

L’impianto fotovoltaico era stato commissionato da una società con sede a Milano, che aveva acquistato il diritto di superficie su quell’area da una ditta di Castel Volturno. Senza l’intervento tempestivo dei Carabinieri, i rifiuti sarebbero stati interrati, occultando per sempre una delle discariche abusive più grandi degli ultimi anni.

L’area sequestrata è attualmente in custodia giudiziale al sindaco di Villa Literno, in attesa di ulteriori sviluppi nelle indagini. La bonifica del sito si preannuncia come un compito lungo e costoso, considerando la vasta quantità di rifiuti accumulati e la pericolosità dei materiali presenti.

Questa scoperta rappresenta l’ennesimo capitolo di una storia di devastazione ambientale nella Terra dei Fuochi, una zona nota per gli sversamenti illegali di rifiuti tossici e gli incendi dolosi. La presenza di amianto e altri materiali pericolosi in discariche abusive rappresenta un grave rischio per la salute dei cittadini e per l’ambiente circostante. È necessario un intervento urgente e deciso per contrastare la criminalità ambientale e tutelare il territorio da ulteriori danni.

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