Il 31 dicembre 1986 Fuorigrotta fu teatro di un dramma che segnò profondamente la storia del quartiere e della città di Napoli. L’incendio dello Sferisterio, struttura destinata alla pratica della pelota basca, mise fine a una tradizione sportiva e culturale che aveva radici profonde nel tessuto urbano. Il fuoco divampò con una forza distruttiva impressionante, riducendo in cenere tutto ciò che si trovava al suo interno. Le fiamme avvolsero i tavolini, le sedie, la palestra e gli uffici, lasciando in piedi solo le mura perimetrali e la scritta “Jai Alai”, simbolo di gioia e festa. Da quel momento in poi, la pelota basca scomparve dalla vita dei napoletani, lasciando un vuoto incolmabile.
Dopo anni di promesse e progetti mai realizzati, lo Sferisterio è ancora lì, una cicatrice aperta sulla città. Ricolmo di rifiuti e pericolante, rappresenta un grave rischio per la sicurezza pubblica. L’amministrazione municipale ha presentato un progetto di riqualificazione che prevede la trasformazione della struttura in una palestra, un centro benessere, delle sale espositive e una pista da pattinaggio, ma fino ad ora tutto è rimasto sulla carta. È urgente intervenire per mettere in sicurezza lo Sferisterio e restituire dignità a questo luogo carico di storia e di significato per la comunità.
La città di Napoli non può permettersi di dimenticare il suo passato e di abbandonare i suoi luoghi simbolo. È necessario agire con determinazione per preservare il patrimonio storico e culturale di Fuorigrotta e restituire dignità a uno dei luoghi più significativi della sua storia. Solo così potremo guardare al futuro con fiducia e orgoglio, consapevoli delle nostre radici e della nostra identità.

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