Il bosco della Chianca è finalmente stato restituito al Comune di Altavilla Silentina dopo essere stato sequestrato per presunte irregolarità nelle operazioni di taglio. Il sindaco Francesco Cembalo insieme al direttore dei lavori Giancarlo Esposito e al titolare della ditta incaricata Giuseppe D’Elia erano finiti nel registro degli indagati. Dopo mesi di indagini e polemiche, il gip Annamaria Ferraiolo ha disposto l’archiviazione del procedimento per infondatezza della notizia di reato e ha ordinato la restituzione dell’area al Comune.
Il sindaco ha ringraziato l’autorità giudiziaria per aver dimostrato la correttezza degli atti dell’ente, sottolineando che il Comune ha sempre agito nel rispetto delle regole e nell’interesse pubblico. Le consulenze tecniche hanno confermato che il taglio effettuato rientra tra quelli colturali e rispetta le prescrizioni del Piano di assestamento forestale.
La vicenda ha suscitato molte polemiche nel centro altavillese, con cittadini e associazioni ambientaliste che hanno organizzato proteste e denunciato lo scempio ambientale. Una petizione è stata promossa per fermare le motoseghe e evitare il rischio di frane e dissesto idrogeologico causato dal disboscamento. Con il dissequestro e la restituzione dell’area, si chiude così un capitolo controverso che ha diviso l’opinione pubblica locale.