Un’azienda di gestione dei rifiuti a Castellammare di Stabia è stata scoperta durante un blitz dei carabinieri per aver violato numerose normative ambientali e per mettere a rischio la salute degli operai impiegati in nero. Nel capannone dell’azienda, i carabinieri hanno trovato il proprietario e due operai intenti a tagliare motori e parti meccaniche senza indossare protezioni adeguate. Inoltre, nel piazzale esterno sono stati rinvenuti grandi quantitativi di rifiuti pericolosi, tra cui plastica, metalli, oli esausti e pezzi di auto.
Gli operai, due uomini con famiglie da mantenere, lavoravano senza alcuna forma di tutela e senza avere ricevuto alcuna formazione sulla sicurezza sul lavoro. Il proprietario dell’azienda è stato arrestato e dovrà rispondere di impiego di manodopera in nero e realizzazione di discarica abusiva, rischiando sanzioni fino a 75mila euro.
L’intero immobile è stato sequestrato e l’operazione ha coinvolto diverse unità dei carabinieri, tra cui la sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Napoli e i carabinieri Forestali di Castellammare. La scoperta di questa discarica abusiva mette in evidenza l’importanza del rispetto delle normative ambientali e della sicurezza sul lavoro per proteggere la salute dei lavoratori e l’ambiente circostante.