La questione della sicurezza a Battipaglia è diventata sempre più centrale, ma l’impianto di pubblica illuminazione continua ad essere al centro del dibattito. Il nuovo impianto, che ha comportato una spesa di quasi due milioni e mezzo di euro, è stato indicato come una delle possibili cause dell’attuale ondata di criminalità che sta colpendo la città.

Se le forze dell’ordine stanno facendo del loro meglio per contrastare la sensazione di insicurezza tra i cittadini, la scarsa illuminazione delle strade cittadine rappresenta ancora un problema. Nonostante le buone intenzioni di rendere più efficiente l’impianto e far funzionare i lampioni stradali, ci sono ancora molte zone della città che restano poco illuminate. Ad esempio, la rotatoria autostradale è rimasta al buio in questi giorni, mettendo a rischio la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti che la attraversano.

Altri casi riguardano piazza della Repubblica e viale Brodolini, dove si registrano numerosi lampioni spenti. Sin dai primi momenti dopo la conclusione dei lavori di ammodernamento dell’impianto, si sono verificati diversi malfunzionamenti, creando disagi alla popolazione. Nonostante l’investimento di 2,47 milioni di euro per la sostituzione di 4.900 corpi illuminanti e l’implementazione di 109 nuove lampade, i problemi di illuminazione persistono.

Il progetto di miglioramento dell’impianto di pubblica illuminazione è stato realizzato dalla società Dervit spa, coinvolta in una vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto il presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri. Inizialmente i fondi dovevano essere destinati ad un hub nella ex scuola De Amicis, ma sono stati poi deviati alla pubblica illuminazione per non perderli. Nonostante il risparmio sulla bolletta elettrica, l’effettivo beneficio per la città in termini di illuminazione e sicurezza è ancora da dimostrare.

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