I lavori per la realizzazione della pista ciclabile in viale Beneduce sono ancora in corso, con tempistiche che sembrano paragonabili alla costruzione di un velodromo, un ritmo sorprendentemente lento per completare un’opera avviata circa due mesi fa. Il rettilineo che parte dall’incrocio con via Caduti sul Lavoro, caratterizzato dagli eucalipti sulla mezzeria spartitraffico, è stato delimitato da una lunga striscia di cemento rugoso che si estende fino a piazza Andolfato, all’incrocio con viale Medaglie d’Oro e via San Carlo.

Attualmente, l’opera sembra essere quasi completata, ad eccezione del prolungamento aggiunto su piazza Andolfato. La pista ciclabile, con il suo discutibile colore azzurro che contrasta con il verde della folta vegetazione circostante, potrebbe essere pronta per essere utilizzata una volta apportati gli ultimi ritocchi che stanno ritardando il completamento.

L’area spartitraffico è piena di pezzi di rete arancione da cantiere, di strisce di prato trascurate e di rifiuti abbandonati. Sembrerebbe che la pista stia venendo realizzata con la stessa lentezza con cui si lavora all’uncinetto, e non si vedono operai al lavoro da diverse settimane. Ci sono disagi all’uscita su piazza Andolfato a causa del prolungamento incompleto, fatto di cordoli di cemento appena visibili a causa della rete che il vento ha spostato, ostacolando la visuale degli automobilisti diretti verso via Unità Italiana o via San Carlo.

Le piste ciclabili dovrebbero rendere la città più ecologica, secondo gli intendimenti degli amministratori comunali, nonostante il danno che comportano all’ambiente circostante. Tuttavia, i lavori procedono a rilento, senza controlli da parte del Comune committente, che dovrebbe essere informato dagli appaltatori sull’inizio e la fine dei lavori, termini spesso indefiniti.

Sulla pista ciclabile di viale Beneduce pende il pericolo di caduta di rami dagli eucalipti, un’alberatura imponente ma estremamente delicata. Sarebbe opportuno potare i rami in tempo per evitare incidenti.

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