Un ragazzo di 13 anni è stato accoltellato da un altro minore di soli 10 anni a causa di una lite scatenata da un pallone.
L’episodio di violenza avvenuto a Giugliano, in provincia di Napoli, ha destato molte preoccupazioni sulla sicurezza e sulla crescente violenza tra i giovani, in un contesto segnato da disagi sociali e dalla mancanza di intervento delle istituzioni locali.
La vittima stava giocando a calcio con alcuni amici quando un ragazzino di circa 10 anni, sconosciuto, gli ha chiesto di cedere il pallone. Di fronte al rifiuto, l’aggressore ha estratto un coltello e ha colpito il ragazzo alla coscia sinistra, per poi fuggire. Fortunatamente è stato soccorso da alcuni genitori presenti e portato a casa, dove è stato successivamente operato in pronto soccorso.
Le indagini sono in corso per identificare l’aggressore, ma al momento la vittima non lo conosce. Don Angelo Parisi, decano dei parroci di Giugliano e Qualiano, ha espresso preoccupazione per l’episodio, sottolineando la necessità di maggiore controllo da parte degli adulti.
I residenti della zona in cui è avvenuta l’aggressione lamentano da tempo la mancanza di sicurezza, con la strada che costeggia il campo da calcetto diventata pericolosa a causa del traffico di motociclette e automobili. Nonostante le petizioni per chiedere maggiori controlli, le richieste sono rimaste senza risposta.
L’episodio di Giugliano è solo l’ultimo di una serie di atti di violenza tra minori che preoccupano la comunità. È necessario un impegno collettivo di famiglie, scuole, istituzioni e chiesa per affrontare il problema e garantire la sicurezza dei giovani. Come sottolinea Don Angelo, è importante essere vicini a questi ragazzi e non lasciarli soli.