Il processo penale a carico del maresciallo in congedo della Guardia di Finanza, Giuseppe Carione, continua dinanzi alla seconda sezione del Tribunale di Napoli Nord di Aversa. L’accusa è di accuse, offese e stalking a danno del parroco del Santuario di Casaluce, don Michele Verolla. Secondo quanto emerso durante l’udienza, Carione avrebbe affisso manifesti diffamatori contro il sacerdote in tutta la città, causando scompiglio tra i cittadini. Inoltre, avrebbe inviato esposti alle autorità civili e religiose, dai contenuti pretestuosi, calunniatori e diffamatori.

Il parroco si è costituito parte civile nel processo e gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo stanno difendendo i suoi interessi. Le condotte persecutorie del maresciallo sarebbero state poste in essere per un lungo periodo di tempo e avrebbero causato ansia e stress al sacerdote, che ha deciso di denunciare il militare in congedo.

Durante l’ultima udienza, è stata ascoltata la deposizione del maresciallo Amedeo Scialdone, comandante della stazione dei carabinieri di Teverola, che ha ricostruito l’indagine svolta su delega della Procura. La prossima udienza, per ascoltare gli ultimi testimoni della lista della Procura, è stata fissata per il 30 gennaio prossimo.

Il processo si preannuncia complesso e delicato, con l’accusa che potrebbe portare anche a un’accusa di calunnia nei confronti del maresciallo Carione. Resta da vedere come si evolverà la situazione e quali saranno le decisioni della magistratura.

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