Il processo Camaraton si è recentemente concluso con una sentenza storica che ha portato alla luce anni di cattiva gestione e presunte infiltrazioni camorristiche nell’amministrazione del Comune di Camerota. Il Tribunale di Vallo, riunitosi in camera di consiglio presso l’Aula Bunker della Casa Circondariale “A. Caputo” di Salerno, ha emesso le condanne per i 44 imputati coinvolti nell’inchiesta avviata nel 2019.

Le condanne più severe sono state riservate agli ex vertici dell’amministrazione comunale: il sindaco Antonio Romano è stato condannato a 13 anni e 5 mesi, con interdizione perpetua dai pubblici uffici; l’ex sindaco e Direttore Generale Antonio Troccoli a 12 anni e 10 mesi, con interdizione perpetua; l’assessore Rosario Abbate a 14 anni e 10 giorni, con interdizione perpetua, la pena più alta del processo. Altri imputati hanno ricevuto pene significative, mentre alcuni sono stati assolti per prescrizione o per insussistenza del fatto.

I condannati dovranno inoltre risarcire i danni al Comune di Camerota, costituitosi parte civile, con l’entità del risarcimento da stabilire in sede civile. Gli avvocati della difesa hanno già annunciato ricorso in appello contro la sentenza emessa dal Tribunale di Vallo. La conclusione del processo Camaraton rappresenta un importante passo nella lotta contro la criminalità e la corruzione nelle istituzioni pubbliche, dimostrando che la giustizia è in grado di fare luce su comportamenti illeciti e punirli adeguatamente.

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