Il processo nei confronti di 17 persone accusate di indebita percezione di erogazioni pubbliche, avvenuta in concorso, inizierà tra una settimana. Al centro dell’inchiesta c’è Pietro Maciariello, un commercialista di 59 anni con uno studio a Caserta. Secondo la procura di Santa Maria Capua Vetere, Maciariello avrebbe fatto conseguire crediti di imposta legati a interventi di recupero di edifici mai avvenuti in almeno 16 occasioni.

Il pm Sergio Occhionero ha segnalato che i reati sarebbero stati compiuti tra gennaio e febbraio del 2022 e i sedici imprenditori coinvolti avrebbero ottenuto un credito d’imposta dal valore di 5 milioni e 400 mila euro. Tutti i capi di imputazione coinvolgono Maciariello e gli imprenditori che avrebbero usufruito dei falsi crediti d’imposta.

Il modus operandi era chiaro: si attestava un intervento di recupero del patrimonio edilizio o di efficientamento energetico di un immobile, di proprietà di un soggetto ignaro, per ottenere il credito d’imposta. Gli imputati che compariranno davanti al tribunale di Santa Maria Capua Vetere sono difesi da vari avvocati provenienti da diverse città.

La vicenda mette in luce il problema dell’indebita percezione di erogazioni pubbliche e la necessità di vigilare sul corretto utilizzo dei fondi destinati a interventi di recupero edilizio. Speriamo che la giustizia faccia il suo corso e che casi simili vengano individuati e perseguiti per garantire la correttezza e la trasparenza delle pratiche finanziarie.

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