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Negli ultimi giorni abbiamo discusso del Natale amaro che stanno vivendo gli assegnatari delle case delle cooperative di Vico Equense “L’Ulivo” e “Domus Aequana”. Ventisette famiglie sono chiamate a pagare un totale di 4 milioni e 200 mila euro, ovvero circa 150 mila euro per nucleo familiare.
Questa vicenda si trascina da quasi cinquant’anni, quando il Comune autorizzò la costruzione di case popolari su un terreno espropriato in località Le Pietre, nel contesto del Piano di Edilizia Economica Popolare (Peep). Tuttavia, la contestazione del precedente proprietario ha avviato un lungo iter giudiziario, che ha portato a una sentenza del 2021 che obbliga i proprietari delle abitazioni a restituire al Comune una cifra complessiva di 4,2 milioni di euro.
Per molte delle famiglie coinvolte, composte principalmente da anziani con pensioni minime e da cittadini in difficoltà economica, la richiesta di pagamento è stata un duro colpo in vista delle festività. Oggi, infatti, si trovano a dover affrontare un esborso medio di 155 mila euro a testa, una somma impossibile per molti di raggiungere.
Per queste 27 famiglie, il Natale di quest’anno è velato da incertezza, ma anche dalla speranza che le istituzioni possano trovare una soluzione che metta al centro il benessere della comunità. Questa vicenda potrebbe diventare un simbolo di come la comunità, in un periodo speciale come quello natalizio, riesca a dimostrare solidarietà concreta verso chi è in difficoltà.
Ora è intervenuta l’opposizione. Maurizio Cinque, a nome di tutta la minoranza, durante il Consiglio comunale della scorsa settimana, ha espresso solidarietà e vicinanza alle famiglie coinvolte nella complessa vicenda delle cooperative di via Le Pietre.
“È evidente che dopo quasi cinquant’anni in cui si sono susseguiti errori, approssimazioni, forzature, atteggiamenti reticenti, mancanza di volontà, valutazioni errate, ritardi nell’adozione di provvedimenti amministrativi correttivi e omissioni, non ha senso cercare colpevoli o addossare responsabilità, ma solo tentare di trovare una qualche soluzione – spiega il rappresentante del Pd -. Il peso finanziario enorme che si è abbattuto su quelle famiglie è profondamente ingiusto e non bisogna arrendersi all’impotenza e alla rassegnazione”.

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