L’azienda sanitaria Sant’Anna e San Sebastiano è stata riconosciuta come responsabile civile nel processo a carico di Marco Belletta, medico del Pronto Soccorso dell’ospedale civile di Caserta, accusato di aver causato la morte di Romano Piccolo, noto come il papà del basket casertano. Il giudice Giuseppe Zullo ha accolto la richiesta del difensore delle parti civili per l’ammissione dell’azienda ospedaliera come responsabile civile, e il processo ripartirà nel mese di aprile.

Secondo l’accusa, il medico Belletta avrebbe omesso di sottoporre Piccolo a un esame ecografico, prescritto dalla Procura e consigliato dal consulente ortopedico di turno, per escludere una possibile emorragia interna a seguito della frattura riportata. Inoltre, non avrebbe monitorato adeguatamente i valori emoglobinici e i parametri vitali del paziente, che successivamente è deceduto a causa di uno shock ipovolemico da massiva emorragia.

La Procura ha sottolineato che Belletta aveva il dovere di svolgere il suo lavoro e di effettuare gli accertamenti necessari in modo tempestivo. La morte di Romano Piccolo, una figura di spicco nello sport casertano, è stata attribuita anche all’omissione del medico.

Il processo a carico di Belletta proseguirà con l’accusa di omicidio colposo, e l’azienda ospedaliera è stata coinvolta come responsabile civile per la sua presunta responsabilità nell’accaduto. La morte di Romano Piccolo ha scosso la comunità sportiva e cittadina di Caserta, e ora si attende che la giustizia faccia il suo corso per fare luce su questa tragica vicenda.

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