Un’inchiesta condotta dalla procura di Bologna ha portato alla luce un giro di falsi incidenti che coinvolge 30 persone, di cui più della metà risiede nella provincia di Salerno. Gli indagati sono accusati di danneggiamento fraudolento e falso, in quanto avrebbero ideato incidenti mai avvenuti al fine di ottenere indennizzi dall’assicurazione.
L’indagine ha preso avvio nel novembre 2023, quando la Guardia di Finanza ha effettuato delle perquisizioni negli studi di tre avvocati di Angri, Salerno e Sant’Egidio del Monte Albino, i quali patrocinavano richieste risarcitorie inviate alla Unipolsai Assicurazioni. In concorso con due periti assicurativi, avrebbero prodotto lettere di messa in mora per chiedere il ristoro dei danni subiti, utilizzando documentazione falsa per provare i presunti danni.
I falsi sinistri avvenivano principalmente nella provincia di Salerno, con danni apparentemente rilasciati dallo stesso ospedale di Boscotrecase. Tuttavia, le firme sulle certificazioni ospedaliere sono state disconosciute dai medici e le prestazioni sanitarie allegate ai risarcimenti provenivano da strutture non autorizzate.
Il gruppo avrebbe ottenuto circa 200mila euro di indennizzi prima che le incongruenze emergessero e la compagnia assicurativa sporgesse denuncia. I falsi sinistri sono stati denunciati sei volte a Scafati, Sant’Antonio Abate e Pagani. Gli indagati, residenti tra l’Agro e la Costiera, avrebbero coinvolto anche medici all’insaputa di questi ultimi.
L’indagine ha permesso di smascherare un’organizzazione criminale che approfittava dei sistemi di assicurazione per ottenere ingiusti guadagni. La conclusione dell’inchiesta ha portato all’incriminazione di tutte le persone coinvolte, che dovranno rispondere delle proprie azioni davanti alla legge.