La Direzione Distrettuale Antimafia ha colpito duramente la criminalità organizzata a Casoria, arrestando sei presunti affiliati al clan Moccia, gruppo camorristico attivo nell’area afragolese. Tra i fermati spicca Mauro Franzese, noto come “Maruzziell”, considerato uno degli esponenti principali della cosca a Casoria. Insieme a lui sono stati arrestati Salvatore Barbato, Salvatore Ambrosio, Jonathan Piglia, Vincenzo Russo e Salvatore Iorio.

I sei sono accusati di associazione mafiosa, detenzione di armi, traffico di droga, estorsione e tentata estorsione. Le indagini, durate oltre un anno, sono state condotte dalla Squadra Mobile con il coordinamento dell’aggiunto Sergio Ferrigno. Dal decreto di fermo emerge che Franzese avrebbe pianificato una strategia criminale per riaffermare il controllo del territorio attraverso il pizzo, creando le condizioni per una nuova faida di camorra se non fosse intervenuta l’operazione.

Un dettaglio inquietante riguarda il coinvolgimento di soggetti legati al clan Moccia in cooperative sociali operanti per conto del Comune di Casoria. Alcuni dipendenti di una cooperativa attiva nel settore Ambiente sarebbero emersi nelle indagini, con almeno uno di loro accusato di svolgere attività criminali oltre al lavoro.

Le dichiarazioni di collaboratori di giustizia hanno giocato un ruolo chiave nelle indagini, fornendo informazioni cruciali per comprendere le dinamiche interne al clan. Il tentato omicidio di Salvatore Barbato sarebbe stato motivato da dissidi legati ai rapporti interni e al controllo del territorio.

Questa operazione rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata a Casoria, dimostrando l’efficacia delle azioni delle forze dell’ordine contro il fenomeno della camorra.

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