NAPOLI. Il 23 dicembre 1984, a San Benedetto Val di Sambro, si è verificata una delle stragi più cruente della storia italiana: l’esplosione del treno Rapido 904, partito da Napoli e diretto a Milano. La bomba piazzata all’interno del convoglio ha provocato la morte di 15 persone e il ferimento di altre 267. Un anno dopo, è deceduta anche la sedicesima vittima, Gioacchino Taglialatela. A quarant’anni di distanza, le Camere del Lavoro Metropolitane di Bologna e Napoli si uniscono per commemorare questa tragedia e rafforzare il gemellaggio tra le due città.

La procura di Firenze, nel frattempo, ha aperto una nuova inchiesta sulla strage del Rapido 904 per individuare eventuali mandanti ed esecutori dell’attentato. Si cerca di scoprire se dietro l’attentato possano esserci legami con l’estrema destra e i servizi segreti dell’epoca. Si cerca inoltre di capire chi abbia fornito l’esplosivo utilizzato per la bomba.

A quarant’anni di distanza, l’Italia non dimentica la strage di Natale e continua a cercare giustizia per le vittime e le loro famiglie. Le indagini proseguono, nella speranza di fare piena luce su questa tragica vicenda.

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