L’assoluzione del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha suscitato reazioni contrastanti all’interno della politica italiana. Mentre alcuni esprimono soddisfazione per la decisione della magistratura, altri criticano aspramente l’accanimento di alcuni inquirenti nei confronti del politico.

Luigi Barone, responsabile Coesione Territoriale e Zes della Lega, si schiera senza mezzi termini a difesa di Salvini. Secondo Barone, il ministro ha agito correttamente nel difendere i confini dell’Italia e pertanto non avrebbe dovuto affrontare un processo per questo motivo. L’accusa di aver chiesto sei anni di carcere per un ministro che stava semplicemente svolgendo il proprio ruolo istituzionale viene definita “incomprensibile” da Barone.

Il dirigente della Lega si domanda anche chi debba ripagare i danni subiti da Salvini a causa di questo processo, e chi debba pagare per i milioni di euro spesi inutilmente. Barone critica il “corto circuito” che sembra esistere tra gli organi dello Stato, sottolineando l’importanza di un giudizio imparziale e professionale da parte del collegio giudicante.

In conclusione, Barone esprime la propria soddisfazione per l’assoluzione di Salvini e elogia il lavoro del collegio giudicante che ha dimostrato terzietĂ  e competenza nel valutare il caso. Secondo il responsabile della Lega, l’assoluzione dimostra che le accuse mosse contro Salvini erano infondate e che il ministro ha agito nel rispetto delle leggi e delle prerogative del suo ruolo istituzionale.

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