Il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Eboli è stato teatro di caos e confusione nelle ultime ore, con un medico costretto a occuparsi di ben 70 pazienti. File interminabili, urla e tensione tra medici e infermieri stressati hanno caratterizzato la giornata di ieri.

Durante le festività, l’ospedale sembrava un nosocomio europeo, pulito e silenzioso. Ma al ritorno alla normalità, il clima è diventato teso e animato da urla e lamentele. Gli infermieri, già in numero esiguo, si sono trovati a dover fronteggiare una situazione di emergenza con un solo medico a disposizione per assistere ben 70 pazienti in attesa.

La mancanza di personale e le condizioni precarie in cui si trova il Pronto Soccorso hanno portato a momenti di forte tensione, con pazienti che hanno reagito con urla e parole grosse di fronte alla situazione. Gli infermieri, pagati con uno stipendio mensile di appena 1400 euro, si sono trovati a fare i salti mortali per far fronte all’emergenza.

Il problema della carenza di personale e delle condizioni di lavoro precarie è emerso chiaramente durante questa giornata di caos al Pronto Soccorso di Eboli. È necessario intervenire al più presto per garantire un servizio adeguato e dignitoso ai pazienti e agli operatori sanitari che ogni giorno si trovano a fronteggiare situazioni critiche.

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