La vita del giudice Giustino Gatti è stata interamente dedicata alla magistratura, con una carriera volta all’applicazione del diritto e alla riaffermazione della legge dopo delitti e reati consumati sul territorio italiano. La sua morte ha colpito profondamente gli utenti del Palazzo di Giustizia, che hanno appreso la notizia proprio dai manifesti funebri. Giustino Gatti aveva lasciato il suo ruolo di presidente della sezione gip del Tribunale di Napoli pochi anni fa, dopo aver coordinato con dedizione i suoi colleghi in una fase critica per il funzionamento della giustizia a Napoli. Prima di questo incarico, ha ricoperto il ruolo di presidente della Corte di Assise, occupandosi di casi di omicidi e agguati efferati. Uno dei casi più noti è stato quello della condanna del killer della 14enne Annalisa Durante, un verdetto che ha inchiodato il colpevole e che è stato confermato nei successivi gradi di giudizio. Giustino Gatti si è distinto per la sua determinazione e per il suo approccio attento e umano alla professione. La sua morte è stata ricordata con affetto da colleghi e ex colleghi, che hanno sottolineato il suo grande spessore professionale e umano.