Un dirigente medico dell’Asl di Caserta è stato accusato di aver svolto per quattordici anni un’attività extra-istituzionale non autorizzata, percependo compensi per oltre due milioni di euro. Le indagini condotte dai Nas dei Carabinieri hanno portato alla luce questa condotta illecita, che è proseguita anche dopo che la sua attività era stata scoperta e segnalata. L’ex dirigente medico, Gennaro Rondinone, è stato sottoposto agli arresti domiciliari insieme ad altre 21 persone per associazione a delinquere finalizzata alle truffe assicurative. La Corte dei conti è intervenuta sulla base di una denuncia presentata dall’Asl di Caserta, che ha evidenziato gli incarichi non autorizzabili svolti dal medico per quasi quindici anni. Le indagini hanno rivelato che il dirigente ha continuato a svolgere attività non autorizzata anche dopo che la sua condotta era emersa, lavorando in un centro diagnostico di proprietà della moglie. Questo comportamento ha generato un danno erariale stimato in oltre due milioni di euro. Intanto, il Tribunale del riesame di Napoli sta esaminando le posizioni di altre 22 persone coinvolte in un’inchiesta sulle truffe assicurative con certificati medici falsi.

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