Un uomo di 64 anni, Gerardo Palumbo, è stato rinviato a giudizio per omicidio volontario premeditato, in seguito alla morte di Hadraoui M’ssad, un marocchino di 54 anni. Il corpo della vittima è stato trovato a Trivio di Castel San Giorgio, giorni dopo il delitto. Secondo l’accusa, l’omicidio sarebbe stato pianificato da Palumbo insieme ad un complice, in seguito ad un presunto traffico illegale di clandestini provenienti dal Marocco. Durante l’udienza preliminare, l’imputato ha cercato di difendersi sostenendo che il vero colpevole fosse un connazionale della vittima, il quale avrebbe sparato a M’ssad dopo una discussione in lingua araba.

Le indagini hanno rivelato che il foro d’entrata della pallottola che ha colpito la vittima era compatibile con la pistola posseduta da Palumbo, il quale è accusato anche di occultamento di cadavere e possesso di arma da fuoco. L’imputato aveva affermato di aver temuto per la propria vita a causa di un presunto appuntamento con due extracomunitari insieme alla vittima, e di aver agito in legittima difesa.

Il processo, che si aprirà il prossimo febbraio davanti alla Corte d’assise di Napoli, dovrà fare luce sulla verità dietro a questo tragico evento. Resta ancora da chiarire il movente del delitto, legato probabilmente al traffico illegale gestito da Palumbo e M’ssad. Le indagini sono partite dalla denuncia di scomparsa presentata dalla moglie della vittima, e sono state integrate con video di telecamere, intercettazioni telefoniche, rilievi e analisi di tracce ematiche trovate sul luogo del delitto.

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