Ad Eboli, una giovane coppia di ventenni, con due figli piccoli, ha occupato una casa popolare senza rispettare la graduatoria. Prima di loro, oltre 200 ebolitani avevano optato per l’occupazione abusiva. Nessun sindaco o politico, negli ultimi vent’anni, si è preoccupato di ripristinare la legalità, cacciando gli abusivi che occupano le abitazioni pubbliche senza titolo o con copiose morosità. La situazione è critica e richiede un intervento immediato. Tempestivo è stato l’intervento dei vigili urbani al rione Pescara, tuttavia, occorre porre fine a questo fenomeno che ledere il diritto alla casa di chi attende da anni di essere assegnatario di una casa popolare. La giustizia sociale passa anche attraverso la legalità e il rispetto delle regole. È importante che le istituzioni si adoperino per garantire il diritto all’abitare a tutti i cittadini e che si prenda in considerazione l’idea di costruire nuove abitazioni popolari per rispondere alle esigenze della comunità. La casa è un diritto fondamentale e non può essere negato a nessuno.