Il caso del delitto di Mario Cerciello Rega ha avuto un nuovo sviluppo con la decisione della Corte d’Assise di appello di ridurre le pene per i due studenti americani coinvolti nell’omicidio del carabiniere di Somma Vesuviana. Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, inizialmente condannati a due ergastoli, vedono ora le loro pene ridotte rispettivamente a 15 anni e due mesi e 11 anni e quattro mesi di carcere. La sentenza è stata emessa dopo che la Cassazione aveva ordinato un nuovo processo di secondo grado, e i giudici hanno deciso di far cadere le aggravanti e ammettere il rito abbreviato, portando a una sensibile riduzione delle condanne.

In particolare, per Elder è stata anche emessa un’assoluzione per l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. La moglie di Cerciello Rega, presente in aula durante la lettura della sentenza, si è mostrata scossa e ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Il suo avvocato, il professor Franco Coppi, ha commentato la sentenza come “indubbiamente generosa”, ma ha sottolineato l’importanza del riconoscimento della responsabilità degli imputati.

Anche i difensori degli accusati si sono detti soddisfatti del verdetto, sottolineando che la pena è stata ridimensionata in modo significativo. La tragica vicenda di Cerciello ha avuto inizio con un tentativo di acquisto di cocaina da parte dei due americani a Trastevere e ha portato a una serata che si è trasformata improvvisamente in tragedia. I due ragazzi hanno aggredito il carabiniere e il suo collega, causando la morte di Cerciello per shock emorragico.

La decisione della Corte d’Assise di appello ha aperto un nuovo scenario nel caso, e i difensori sperano che ora si possa chiudere definitivamente questa dolorosa vicenda.

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