Marco Chiariello, un giovane di 25 anni originario di Benevento, è stato rinviato a giudizio con udienza fissata per il prossimo 23 ottobre. L’accusa nei suoi confronti è di lesioni personali nei confronti di giovani studenti cinesi del Conservatorio, con l’aggravante di aver commesso il fatto con finalità di discriminazione e odio razziale. Al contrario, Maria Denisa Bindileu, una donna di 22 anni accusata solo di calunnia, ha visto la sua posizione stralciata per un difetto di notifica e sarà giudicata in un’udienza fissata per il 14 ottobre.

Le indagini sono iniziate dopo una lite che è degenerata nella notte tra il 12 e il 13 maggio dello scorso anno. Quattro giovani cinesi sono stati vittime di un’aggressione fisica e verbale da parte di un giovane, che li ha costretti a ricorrere alle cure dell’ospedale “Fatebenefratelli”, riportando contusioni ritenute guaribili in due-tre giorni. Secondo l’accusa, l’aggressore avrebbe anche pronunciato diverse espressioni a sfondo razziale nei confronti degli stranieri.

Le indagini condotte dai carabinieri hanno coinvolto l’analisi delle telecamere e dei video registrati dalle vittime, oltre alle dichiarazioni dei testimoni. Due cinesi si sono costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Domenico Zampelli, mentre il pubblico ministero Licia Fabrizi ha chiesto il rinvio a giudizio. Marco Chiariello è difeso dall’avvocato Massimiliano Cornacchione, sostituito recentemente da Lucia Catalano. La vicenda si svolgerà ora in aula, dove verranno valutate le responsabilità e le conseguenze di questo spiacevole episodio.

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