Un giovane automobilista di 24 anni è stato posto agli arresti domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico dopo aver investito e ucciso una giovane donna a Fuorigrotta due mesi e mezzo fa. La Procura di Napoli ha richiesto questa misura cautelare, che è stata eseguita dagli agenti della Unità infortunistica stradale della polizia municipale di Napoli. La vittima, Rita Granata, era appena scesa da un taxi dopo una serata trascorsa con amici in un locale cittadino quando è stata investita da una Volkswagen Polo guidata dal giovane. Non solo non si è fermato a prestare soccorso, ma si è dileguato e è tornato sul luogo dell’incidente solo mezz’ora dopo.

Questo non è stato l’unico incidente mortale in quella zona quella stessa mattina: un’altra giovane, Sara Romano, è stata investita da un Suv mentre rientrava a casa dopo una notte in discoteca. Anche in questo caso l’investitore ha proseguito la sua corsa senza fermarsi per prestare soccorso. Entrambi gli automobilisti sono stati identificati grazie alle telecamere di videosorveglianza stradale e sono stati arrestati.

Le indagini hanno rivelato che il giovane automobilista viaggiava a una velocità di almeno 70 chilometri orari, con un tasso alcolemico di 1,1 e risultato positivo all’uso di sostanze cannabinoidi. Questi incidenti sono solo l’ennesima conferma della necessità di maggiori controlli e sanzioni per contrastare la guida pericolosa e irresponsabile. Speriamo che giustizia sia fatta per le vittime e che si possa prevenire tragedie simili in futuro.

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