Le operazioni di ricerca dei dispersi a seguito della devastante frana di Talanico a San Felice a Cancello sono finalmente giunte a termine dopo 17 giorni di intensi sforzi. I corpi di una madre e del suo figlio sono stati ritrovati nell’ex Cava Giglio, un luogo che da anni è diventato un illegale sversatoio di rifiuti. Questa scoperta non solo ha posto fine a una lunga attesa per la comunità, ma ha anche messo in luce un grave problema ambientale che sarà difficile da risolvere, data l’alta spesa necessaria per la bonifica dell’area.

Durante questo periodo, i volontari del Comitato della Croce Rossa di Maddaloni hanno fornito un costante supporto alle operazioni di ricerca, collaborando con i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine. Circa 120 volontari specializzati e 11 mezzi sono stati coinvolti nelle operazioni, lavorando a turni prolungati per garantire che nessuno fosse lasciato solo in un momento così drammatico.

Fin dall’inizio dell’emergenza, i volontari della Croce Rossa hanno dimostrato una dedizione encomiabile, offrendo non solo assistenza materiale ma anche un importante supporto psicosociale alle famiglie colpite e ai soccorritori stessi. Il team di supporto emotivo ha aiutato la popolazione a superare il trauma di questa tragedia.

“Un ringraziamento sincero a tutti i volontari che hanno lavorato instancabilmente, dagli operatori di emergenza al team di supporto psicosociale”, hanno dichiarato dalla Croce Rossa di Maddaloni. “Un ringraziamento anche ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell’Ordine, alla Protezione Civile di San Felice a Cancello e a tutti coloro che hanno collaborato sinergicamente in ogni fase di questa lunga e difficile emergenza”.

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