Una truffa legata ai bonus facciate è stata portata davanti al Gip del Tribunale di Avellino, che ha accolto la richiesta di attenuazione della misura cautelare nei confronti dell’avvocato F. F. difeso dal penalista Raffaele Tecce. L’avvocato era finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Avellino e dei militari del Nucleo Pef della Guardia di Finanza. Il Gip ha deciso di sostituire la misura con l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria, annullando anche l’ordinanza di sequestro nei confronti del professionista.

La Procura aveva anche disposto alle Fiamme Gialle di procedere all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo di una somma di 319.000 euro, eseguito direttamente attraverso l’acquisizione delle disponibilità patrimoniali dell’indagato. Il Riesame di Napoli aveva parzialmente annullato le accuse nei confronti del professionista, confermando solo quella di riciclaggio contestata dalle indagini.

Durante l’interrogatorio di garanzia, il professionista ha respinto le accuse, in particolare quella per cui si trovava agli arresti domiciliari: essere amministratore di fatto di una società coinvolta in una truffa sui Bonus Facciata a Solofra. La difesa, rappresentata dall’avvocato Raffaele Tecce, ha atteso il Riesame per formalizzare ulteriori istanze.

In conclusione, la vicenda legata alla truffa bonus facciate continua a tenere banco nel panorama giudiziario di Avellino, con nuovi sviluppi che coinvolgono l’avvocato F. F. e il suo difensore Raffaele Tecce.

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