Il detenuto, che era stato trasferito nel reparto di massima sicurezza proprio per il suo comportamento problematico, ha reagito in maniera violenta alla scoperta del cellulare, minacciando gli agenti e insultandoli per ben quattro ore.

L’episodio ha messo in luce una volta di più la criticità della situazione carceraria in Italia, dove spesso mancano le risorse e le misure di sicurezza necessarie per contrastare il traffico di droga e di telefoni cellulari all’interno delle prigioni.

L’Osapp, il sindacato degli agenti penitenziari, ha più volte sollevato la questione e proposto contromisure per evitare che situazioni del genere si verifichino, ma finora i risultati sono stati scarsi.

Nonostante le difficoltà, il personale della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere ha dimostrato grande professionalità e determinazione nel garantire la sicurezza all’interno della struttura, un compito essenziale per il corretto trattamento dei detenuti.

L’episodio di oggi è solo l’ennesima conferma che la situazione delle carceri italiane è critica e che sono necessari interventi urgenti per migliorare le condizioni di lavoro degli agenti penitenziari e garantire la sicurezza sia per loro che per i detenuti.

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